Attualmente impiegato
nel Reparto Urologia
del Policlinico Sant'Orsola
di Bologna.
Dopo lunghe attese è arrivato il robot in sala operatoria al policlinico Sant’Orsola, il primo in città e il terzo in regione. Al momento viene usato per le patologie urologiche, ma sarà utilizzato per altre operazioni (ad ottobre si parte con la ginecologia), garantendo una degenza, un recupero e un ritorno alla vita normale molto più veloce che con le tecniche tradizionali. Grazie al robot, la permanenza in ospedale passerà infatti da otto a circa quattro giorni, il recupero da mesi a settimane e il ritorno all’attività sessuale sarà più breve. «Una svolta », dice Domenico Martorana, primario di Urologia al policlinico.
Il robot si chiama Hal, come il famoso computer di «2001 Odissea nello spazio» e permetterà di effettuare circa 200 operazioni all’anno, grazie alla formazione di diversi chirurghi. «Per ora sono due i medici abilitati, ma altri due stanno facendo il percorso e altri ne verranno», spiega il direttore generale del policlinico Mario Cavalli. I vantaggi, chiariscono, non valgono solo per i pazienti, ma anche per gli stessi chirurghi, che ottengono più precisione, meno invasività, meno versamento di sangue, immagini ingrandite e in 3D. Il robot è arrivato in chirurgia a gennaio e permette di effettuare circa tre operazioni alla settimana, che passeranno presto a cinque, per giungere ad almeno 200 interventi all’anno.
Il macchinario, spiega ancora Cavalli, è stato preso a noleggio dal policlinico per 5 anni, per una spesa di 800 mila euro all’anno, «compresi tutti gli aggiornamenti, un’assicurazione full risk e anche la formazione dei chirurghi, che, oltre a fare il corso possono cimentarsi con un simulatore assistiti dai tecnici della ditta americana che produce il robot», conclude il direttore generale.
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http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2015/19-marzo-2015/robot-entra-sala-operatoria-2301134398542.shtml